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Nuovi marker diagnostici e bersagli terapeutici contro l'invecchiamento ovarico

Endocrinologia Redazione DottNet | 06/12/2021 14:38

Lo studio, a prima firma di Marco Colella di Biogem, è stato pubblicato sulla rivista 'Frontiers in Endocrinology'

Nuovi marker diagnostici e/o bersagli terapeutici contro l'invecchiamento ovarico potranno emergere dalla comprensione dei meccanismi di regolazione dei mitocondri da parte degli ormoni ipofisari e tiroidei. Diverse evidenze in tal senso emergono dalle recenti ricerche bibliografiche, eseguite dal laboratorio "Geni e Ambiente" del centro di ricerca irpino Biogem, diretto dalla professoressa Concetta Ambrosino, con la partecipazione della post-doc Danila Cuomo, della Texas A&M University, e confluite in una review, dal titolo "Ovarian aging: role of pituitary-ovarian axis hormones and ncRNAs in regulating ovarian mitochondrial activity".

  Lo studio, a prima firma Marco Colella, è stato pubblicato sulla rivista 'Frontiers in Endocrinology', e, partendo dall'acclarato ruolo dello squilibrio dei livelli circolanti degli ormoni attivi lungo l'asse ormonale ipofisi-ovaio (gonadotropine, estrogeni, AMH e altri peptidi ovarici) nell'invecchiamento fisiologico o prematuro dell'ovaio, suggerisce un nuovo meccanismo d'azione, che vede il mitocondrio come componente cellulare centrale.
In particolare, la ricerca punta sulla dissonanza tra mitocondri ed ormoni ipofisari, che - afferma Marco Colella - ''si è visto essere regolata dal ruolo emergente di mitomiRs (miRNAs attivi a livello mitocondriale)''.  Dall'analisi critica degli articoli presi in esame, sottolinea infine lo stesso Colella, emerge dunque che ''la piena comprensione dei meccanismi che regolano la funzione e la dinamica mitocondriale attraverso le vie di segnalazione che rispondono agli ormoni attivi lungo l'asse ipofisi-ovaio è essenziale per proporli come potenziali marker diagnostici e/o bersagli terapeutici contro le malattie dell'invecchiamento ovarico''.

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